CHIESA E CONVENTO DI S. DANIELE
Uno dei romitori francescani esisteva nei pressi di Lonigo già dalla metà del 1200 nel quale si praticava gli insegnamenti del maestro (S. Francesco).
Francesco ricusava insieme ricchezza e potere e respingeva i valori della nuova borghesia e della vecchia feudalità, predicava l’amore fraterno e la rasserenante rinuncia; dall’altro idealizzava la povertà come liberazione da tutte le superfluità del consumismo e della smanie di promozione sociale.
Secondo una pergamena dell’anno 1262 il romitorio leoniceno fu dedicato a S. Daniele.
Poco dopo il 1300 l’ospizio di S. Daniele viene abbandonato per lungo tempo a causa del decadimento dell’ordine.
Nel concilio di Costanza (1414 – 1418) i frati minori chiedono e ottengono di poter professare la regola di S. Francesco in tutta la sua originale purezza. La riforma che ebbe il nome di osservanza fu diffusa in tutta Italia dal Beato Paolo Trici di Foligno, da S. Bernardino da Siena e i suoi discepoli: Giovanni da Capestrano, Marco da Montegallo, Giacomo della Marca e dal Beato Bernardino da Feltre.
Nel 1453 a Lonigo viene costruito un nuovo convento sopra le rovine del vecchio romitorio, con due chiostri, celle e servizi per 12 frati, mentre la chiesa fu consacrata nel 1480, di mediocre grandezza, ad una sola navata e con le travature scoperte, aveva già da un lato tre cappelle. Consacrante fu il Vescovo di Cattaro Bruto de Bruti, luogotenente all’ordinario diocesano, con la presenza del Cardinale Battista Zeno.
Dopo circa cento anni dalla consacrazione, la chiesa ed il convento di S. Daniele erano in buono stato. La chiesa era dotata da atti testamentari, con obblighi o no di messe e concessioni di sepolture adiacenti alla chiesa.
La clausura murata di S. Daniele misurava circa 500 metri di circonferenza, con tre orti, un pozzo, una fabbrica rustica con stalla e portico, la foresteria e circa 6 campi.
La chiesa si presentava con un prospetto del tutto minoritico, aveva una sola navata di metri 31 di lunghezza, compreso il coro e 11 di larghezza più le cappelle laterali.
Nel 1774 i frati di S. Daniele inviarono al comune di Lonigo una supplica per le precarie condizioni economiche che causarono forti restrizioni per la sopravvivenza dei frati, mettendo in evidenza il loro ruolo sociale per la comunità di Lonigo.
Il convento continuò la sua attività fino al giorno della soppressione avvenuta il 10 maggio 1810 ad opera di Napoleone Bonaparte.
1833 il convento, chiesa, proprietà adiacenti, e arredi sacri, furono messi all’asta e acquistati per 6800 lire al sacerdote Don Giacomo Chiarelli del fu Bernardino domiciliato a Padova.
Alla morte di Don Giacomo Chiarelli e dopo una controversia tra eredi, il sacerdote Don Domenico Toffanin si offrì come intermediario alla compravendita della chiesa e convento di S. Daniele a favore del Ministro Provinciale dei Minori osservanti avvenuta il 5 marzo 1891 per la cifra di 10.000 lire.
I restauri iniziarono subito dopo, diretti da Don Toffanin, e le prime cure andarono alla chiesa riportandola ad un nuovo splendore, seguì subito dopo il restauro del convento con vari ampliamenti e viene anche sistemato il campanile dotandolo di nuove campane.
Il 7 novembre 1892 fu benedetta e aperta al pubblico la chiesa senza pubbliche cerimonie.
Nel dicembre 1892 la comunità religiosa francescana prese possesso del convento e ospitava 21 persone: quattro sacerdoti, un chierico teologo, , dodici chierici novizi, due laici professi e due laici novizi. Maestro dei novizi era Padre Osmolowski.
Il 4 ottobre 1897 il Papa Leone XIII riunì le quattro famiglie francescane degli: Osservanti, Collettini, Alcantarini, Riformati, sotto l’unico primitivo ordine di frati minori, mentre venivano mantenute in vita le famiglie dei Cappuccini e dei Conventuali.
Nel 1910 un’altra disposizione Pontificia aggiunse al titolo di frati minori quello dell’osservanza regolare.
1919 Il collegio passò a chiamarsi Priobandato e contava 80 – 90 alunni.
1927 nel settimo centenario dalla morte di S. Francesco vengono eseguiti lavori di abbellimento della chiesa e della cappelle laterali.
1931 fu eretta e addossata alla chiesa la cappella antoniana per ricordare i caduti della Prima guerra mondiale.